Vita,
opere e miracoli
di Gualtiero Schiaffino di
Giovanna Riccobaldi
“Gualtiero
Schiaffino, nato a Camogli nel 1943, fu promosso alla fine
della quinta elementare ma fu bocciato all’esame per
entrare nella prima media. La madre lo avviò allora
alle scuole private presso il Monastero di San Prospero
(Schiaffino) di Camogli dei Reverendissimi Padri Benedettini
di Monte Oliveto. Terminate le scuole medie fu avviato,
sempre dalla madre, agli studi liceali presso il Collegio
San Francesco di Rapallo dei Reverendissimi Padri Somaschi.
Terminato il liceo dopo sette lunghi anni di studio e dopo
aver voluto dare per ben tre anni prova della sua maturità,
non potendo trasferirsi a Milano per studiare all’Università
Cattolica, proseguì privatamente i suoi studi religiosi
che lo portarono all’elaborazione dell’opera
“Santincielo”. Una prova dell’attenzione
divina nei suoi confronti è il continuo concepimento
di idee senza sforzo alcuno, idee che lo hanno portato in
breve volgere di tempo ad essere quello che è, come
ognuno sa”.
L’autobiografia scanzonata, tratta
dalla presentazione del libro
Ma chi mi credo di essere?
(Milano, Ottaviano, 1978), dà pienamente conto della
maniera con cui Schiaffino osserva e reinventa gli avvenimenti
della sua stessa vita, trasformando il vissuto reale in
un’altra storia, uguale ma diversa, plausibile ma
inverosimile. E’ solo in quest’ottica –
quasi inforcando un paio di occhiali speciali – che
ci si può dilettare del mare di parole e di segni
che ha generosamente seminato dietro di sé e pedinarlo,
qui e là, nel suo percorso di vita.
Editore, giornalista, disegnatore satirico, bibliofilo,
promotore della lettura e amministratore pubblico, Gualtiero
Schiaffino (1943-2007) è stato un uomo di cultura
a tutto tondo, dai molti interessi.
Negli anni Sessanta inizia a disegnare con la firma d’arte
Skiaffino e nel 1968 arriva il primo importante riconoscimento:
la sua striscia satirica Santincielo è premiata
al concorso che il quotidiano Paese Sera ha organizzato
per il Salone dei Comics di Lucca.
È l’inizio di una lunga e fortunata carriera.
Articoli di costume e di cultura, vignette satiriche e strisce
a fumetti di Schiaffino negli anni saranno pubblicate in
Italia e all’estero: dai periodici L’Unità,
Paese Sera, Il Secolo XIX, La Repubblica, L’Europeo,
Panorama, Guerin Sportivo, Eureka, Urania, I Gialli Mondadori,
Playboy, Modus, Fuoriluogo e dagli editori Sonzogno,
Fabbri, Ottaviano, Dardo e Zanichelli. Nel 1975 inventa
La Bancarella, inserto modernissimo, tra cultura
e divertimento, allegato al quotidiano genovese Il Lavoro.
Oltre che autore è anche organizzatore di progetti
culturali e ideatore di numerose rassegne collettive di
grafica umoristica a tema, come quelle per la valorizzazione
del vino di qualità, organizzate per l’Enoteca
Italiana di Siena.
Nei primi anni Ottanta affronta il mondo della comunicazione
e dell’editoria con la sigla Feguagiskia’Studios,
fondata insieme a Ferruccio Giromini. Come editore dà
voce, contribuendovi non poco, alla nuova stagione dei libri
e della letteratura per l'infanzia in Italia, con la rivista
Andersen e l’omonimo prestigioso Premio Andersen
per i migliori libri per ragazzi. La promozione del libro
e della lettura lo vede protagonista anche come componente
della Commissione per il Libro del Ministero per i Beni
Culturali. Ma oltre alla letteratura per l’infanzia,
e all’antico e perdurante amore per il disegno satirico
e l’illustrazione, Schiaffino esplora, con i libri
della sua casa editrice, anche i territori della cultura
ligure. Nel 1993 inizia le pubblicazioni di un mensile dedicato
all’informazione regionale, Il Golfo, dal
quale prendono l’avvio alcune collane editoriali di
piccolo formato. I temi dei “libelluli”- così
si chiama la serie delle pubblicazioni - tratteranno di
tradizioni popolari, dialetto, storia locale e cucina regionale.
Sempre negli anni Novanta scoppia l’amore per la Baistrocchi
che lo porta a collaborare con l’antica compagnia
goliardica genovese per la quale scrive alcuni testi con
lo pseudonimo burlesco di Gautier de la Giflette, traduzione
semi maccheronica francese di Gualtiero Schiaffino.
Appassionato
di cultura ludica, nel 1993 reinventa il gioco dei tappetti
e lancia il Giro d’Italia con i tappi a corona. Nasce
così la FIGCT, Federazione Italiana Gioco Ciclo-Tappo
che ancora oggi organizza un campionato italiano divertente
e partecipato. La sua passione per il ciclismo e le biciclette,
inoltre, lo vede battersi, da assessore, anche per la promozione
della mobilità sostenibile, e ricoprire la carica
di Presidente dell’Associazione Nazionale Città
Ciclabili e di vice presidente dell’Unione Sportiva
Pontedecimo, società storica del ciclismo ligure.
La politica intesa come amministrazione del bene pubblico
lo aveva da sempre interessato ma solo negli ultimi anni
decide di coinvolgersi direttamente con il partito dei Verdi,
sperimentandosi come politico. Dal 1994 al 1998 è
consigliere comunale a Camogli e nel 1997, eletto nel consiglio
della Provincia di Genova, è nominato Assessore al
patrimonio culturale dell’entroterra e del mare, con
deleghe anche ai beni culturali, alla comunicazione e allo
sport. Fra i suoi numerosi progetti l’ideazione del
Museo della Lanterna, la fondazione dell’Accademia
dei Cultori di Storia Locale e la valorizzazione del trallallero,
antica forma di canto genovese. Inoltre, sempre per sua
iniziativa, l’isola sarda di Carloforte, baluardo
della genovesità d’oltremare, entra a far parte
della provincia di Genova come Comune onorario. Nel 2003
è nominato consigliere d’amministrazione di
Genova 2004 Capitale europea della cultura e, in seguito,
delegato provinciale dell’Unione Province d’Italia.
Inoltre,
come presidente del Rotary Club Tigullio, si fa promotore
di varie iniziative l’ultima delle quali, “Vinum
pro aqua”, per l’ampliamento di un acquedotto
nel Burundi.
Nel dicembre 2007, con la mostra I MILLE volti di Garibaldi,
nella caricatura di ieri e di oggi, organizzata
per il Comune di Camogli, Schiaffino mette insieme le sue
grandi passioni: la figura dell’Eroe dei due mondi,
l’Ottocento - secolo del Risorgimento e delle grandi
scoperte -, la satira e Camogli, suo paese natale. E’
la sua ultima, bella iniziativa, un guizzo di estro e di
originalità, come nel suo stile.
(Giovanna Riccobaldi, in "Centro, destra, sinistra,
altre direzioni. La politica satirica di Gualtiero Schiaffino"
- Premio Skiaffino 2008)